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Riabilitazione post operatoria: cosa fa la differenza

Nella riabilitazione post operatoria ci sono alcuni fattori che possono accelerare la guarigione di un paziente. Ecco quali sono…

Quanto conta davvero la riabilitazione per un recupero ideale dopo un intervento chirurgico? Tanto. Specie dopo un intervento di tipo ortopedico ma non solo.

Già, perché negli ultimi anni l’immobilizzazione dell’arto dopo un’operazione ortopedica o traumatologica è stata praticamente ridotta al minimo riconoscendo piuttosto l’importanza di un lavoro di tipo riabilitativo per acquisire nuovamente tutte le funzionalità.

Le caratteristiche dei percorsi riabilitativi

Niente più gessi dunque, se non strettamente necessari e spazio alla fisioterapia e ai percorsi riabilitativi.

Ovviamente i tempi del percorso riabilitativi sono diversi da caso o caso. Esistono moltissimi fattori che incidono la durata del ciclo fisioterapico e i principali riguardano: 

  • il distretto corporeo che è stato sottoposto a intervento
  • il tipo di intervento eseguito
  • L’età e le condizioni generali del paziente

C’è un altro aspetto che spesso non viene menzionato, ma che vale la pena sottolineare ed è la motivazione del paziente. Proprio così, ogni paziente a seconda del proprio stato fisico, età e condizione può accelerare i propri tempi di recupero. 

La qualità del percorso di riabilitazione

Vi è infine da considerare la qualità del percorso fisioterapico: fisioterapista. Non si tratta solo di utilizzare i dispositivi medici più all’avanguardia per accorciare i tempi di recupero, bensì di poter contare su un centro di eccellenza in grado di offrire visite ed esami completi. Un approccio multidisciplinare, professionale e al tempo stesso olistico che sappia individuare le caratteristiche ed eventuali problematiche pregresse di ciascun paziente per elaborare un percorso di riabilitazione su misura.

Il compito del fisioterapista è quello di aiutare il paziente a gestire la fase di guarigione dei dell’arto e/o dei tessuti operati attraverso tecniche e strategie finalizzate a:

  • Recuperare la massima funzionalità 
  • Limitare il dolore ed eventuali infiammazioni 
  • Mobilizzare correttamente le articolazioni
  • Evitare l’insorgere di movimenti scorretti, che potrebbero causare sforzi disfunzionali dal punto di vista biomeccanico

Le fasi della riabilitazione post operatoria

Nello specifico, possiamo individuare tre fasi principali del percorso di riabilitazione post operatoria. Nelle prime fasi si predilige solitamente l’utilizzo di tecniche manuali, mentre, gradualmente, si inseriscono di solito una serie esercizi muscolari e attività per migliorare l’equilibrio articolare.

La prima fase si concentra sulla riduzione del dolore post-operatorio. L’inevitabile presenza di stati infiammatori ed edema può essere tenuta sotto controllo sin dai primi giorni. 

La seconda fase punta recupero funzionale. Dopo che i sintomi post-operatori sono attenuati il fisioterapista può decidere di aumentare l’intensità e la frequenza delle mobilizzazioni, sbloccando progressivamente la mobilità dell’arto.

La terza e ultima fase della riabilitazione è generalmente costituita dal recupero della forza e dal miglioramento della resistenza per consentire al paziente di acquisire la massima funzionalità dell’arto possibile. 

Insomma, i trattamenti di riabilitazione post-operatoria sono essenziali per riacquistare la fisiologica funzionalità sia dopo un intervento da chirurgia artroscopica che dopo un’operazione di chirurgia protesica.

Se stai cercando un centro in Brianza specializzato nella riabilitazione post operatoria, chiama subito Fisioterapia2000 a Lissone

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